7-8 FEBBRAIO 2026

Un vero e proprio omaggio a Dioniso, dio del vino, del teatro e del divertimento; uno spaccato di vita, alla riscoperta delle tradizioni romane dei primi del Novecento.

Sul palco un narratore d’eccezione: il poeta Carlo Alberto Salustri, in arte Trilussa. Con lui un nutrito gruppo di popolani scavezzacollo, irriverenti e smargiassi che non hanno alcuna intenzione di lasciarsi scappare la possibilità di gustare dell’ottimo vino, intrecciando schermaglie amorose sul sottofondo di languide serenate, complici le poesie del Belli e di Trilussa, i testi di Cesare Pascarella e di Ettore Petrolini, oltre alle preziose informazioni tramandateci da Giggi Zanazzo.

“Trilussa e il vino” è uno spettacolo fatto di battute esilaranti, sonetti più o meno “scollacciati”, stralci di commedie dell’epoca, canzoni e balli che dipingeranno il fascino di una Roma semplice ma emozionante, fatta di passioni per le cose belle della vita e, soprattutto, per il buon vino.

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